Il walzer Freut euch des Lebens (Godetevi la vita) venne composto e dedicato da Johann Strauss (figlio) alla Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna ed eseguito per la prima volta il 15 gennaio 1870 in occasione dell’inaugurazione della Sala d’oro del Musikverein. Il titolo riprende una frase scritta dallo stesso Strauss in una lettera alla moglie Adele: «Godetevi la vita, e lamentatevi solo quando c’è qualcosa di cui ci si debba lamentare per forza.» Il successo e l’ampia diffusione di questa composizione sono testimoniati anche dalla pubblicazione, già nel 1870, di versioni per violino e pianoforte e per pianoforte solo da parte di Tito Ricordi. 

Ponchielli completa la «Rid. dalla parte di Pianof. (!)» per la Banda di Cremona l’1 giugno 1871; nella prima pagina di musica del manoscritto, a fianco al titolo Godetevi la vita!, l’autore puntualizza in tono scherzoso «(se potete!)». La prima esecuzione del walzer è segnalata sul Corriere Cremonese nel programma del concerto del 4 giugno 1871 in Piazza Cavour. 

Il brano, in Si♭, si apre con una introduzione in 2/4 dove squilli terzinati in eco si alternano a incisi di crome creando un effetto di grandiosità. Segue la tradizionale successione di cinque walzer, tutti in forma bipartita ad eccezione del terzo, che presenta una struttura un po’ più articolata.
Nell’ampia coda, dopo una sezione introduttiva, viene richiamato il primo walzer e parte del secondo; quindi, la presentazione di una nuova idea musicale porta alla conclusione del brano.

Curioso e simpatico il modo con cui Ponchielli segnala la ripetizione di una sezione nel quinto walzer: «Si prega a calde lacrime di recarsi dal sig. A sino al sig. B».

Godetevi la vita! (se potete) Op. 259 - Versione storica

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